Le criptovalute sono un ottimo investimento o uno scam? Molti si perdono in questo dibattito, ma è secondo me un dibattito inutile.

Mi spiego meglio.
Le criptovalute sono anche un investimento, un’opportunità per trader e scalper e così via, ma la loro comparsa è molto più che un’opportunità in più per fare denaro.
La loro nascita ha segnato un punto importante di non ritorno nella storia finanziaria ed economica.

Benvenuta, DE-FI

Con le criptovalute nasce la finanza decentralizzata, che con sé porta valori intrinseci come la libertà, un sentimento di rivoluzione economica e di democrazia finanziaria, di potere autonomo e di liberazione dalle catene bancarie tradizionali.

Le criptovalute nascono in un momento in cui la finanza tradizionale ha iniziato a diventare obsoleta per la nuova società, una prima crepa impercettibile.
Facciamo un salto nella storia del denaro, breve ed essenziale.

Prima di lei

Sulla storia del denaro potremmo scrivere libri (infatti ne sono stati scritti tantissimi: consiglio “The Ascent of Money”, di Ferguson). Ma prendiamone solo un pezzetto. Ecco i più grandi cambiamenti del sistema economico dell’ultimo secolo circa:

1920 – arrivano le calcolatrici
1950– nasce il primo sistema bancario tradizionale “moderno” (cartaceo)
1970– arriva la carta di credito, in arrivo la borsa gestita da computer e algoritmi
1990– l’ondata di internet travolge il sistema economico

Infatti poco dopo l’arrivo di Internet nascono le prime aziende Fintech (finance + tech): Paypal, Transfer Wise, Robin Hood e Revolut sono la nuova generazione che dà più libertà all’utente (perché ora di utente si parla) e un nuovo modo di gestire il denaro è nato.

Qualche miglioramento su un sistema obsoleto non basta

Il problema è che comunque il sistema ha un sacco di difetti ed inefficienze: lentezza, costi troppo alti, enorme dispendio di capitale umano, controllo, censura, decisioni a porte chiuse in mano a (troppe) poche persone con una mente lontana dal rendere le cose più facili agli utenti, decisioni prese con una mentalità vecchia, interessi con doppi fini e scandali bancari venuti fuori troppo tardi.

Inoltre- e qua potremmo aprire un altro capitolo intero- il sistema economico è pieno zeppo di ineguaglianze, accessi negati, inaccessibilità ad enormi fette di popolazione per questioni di sesso, etnia, età, bassa “usabilità”, costi, documentazioni e chi più ne ha ne metta.

La barriera d’accesso per alcuni programmi, prestiti o mutui è troppo alta, o i vantaggi sono minimi ma essendo l’unica opzione sul mercato alcune sono usate come ripiego.

O il controllo è troppo stretto e non garba molto ad un’altra enorme fetta di popolazione che preferisce avere libertà economica e non gradisce leggi assurde, burocrazia inutile o rischi sciocchi per vantaggi minimi o inesistenti.
Se ci fosse di meglio le persone si sposterebbero subito altrove.

La DE-FI si erge come portatrice di soluzioni

Da questo movimento e sentimento globale nascono (come sempre) idee da problemi, voglia di cambiamento dalla frustrazione e geni da situazioni difficili.
Così nasce l’idea della finanza decentralizzata.

Ma cos’è esattamente?

La finanza decentralizzata è l’idea di un sistema economico che non ha una leadership diretta e che non utilizza nessun tipo di intermediario (banche, broker e così via).
Un sistema sperimentale che si sta costruendo blocchetto per blocchetto- letteralmente.

I 3 principi della rivoluzione finanziaria

Ci sono 3 strumenti che sono alla base di questa rivoluzione:

  1. La DE-FI: la finanza decentralizzata, un sistema senza intermediari, efficiente, che dà il controllo alla persona e che è accessibile a tutti e offre a tutti le stesse opportunità
  2. La crittografia: la codifica dei dati che rende sicure le informazioni e non leggibili perché trasformate in un codice che senza chiave non mostra nulla
  3. Il blockchain: una struttura di dati immutabile e pubblica per tutti dove ognuno è al corrente di cosa sta accadendo

I vantaggi della DE-FI

Ci sono molti vantaggi di questo nuovo sistema, ad esempio:

  1. È efficiente: nulla è più dipendente dal luogo o dagli orari locali, è rapido e quasi istantaneo e c’è bisogno di molto meno capitale umano perché la maggior parte dei protocolli è gestita dai computer
  2. È permissionless: ti basta avere un browser e una connessione internet, non hai bisogno di altri requisiti per accederci e nessuna dichiarazione di redditi, non hai bisogno di dire la tua etnia, nazionalità o quello che sia, tutti sono uguali
  3. È censorship resistant: il fenomeno Gamestop insegna, dove per un certo tempo hanno chiuso la possibilità di comprare alcuni stock in borsa. Nella de-fi nessuno ti può negare l’accesso a nulla o schiacciare un bottone e bloccare le tue azioni. In un sistema ben decentralizzato anche un gruppetto di persone mal intenzionate non può fare nulla. Tutti possono contribuire.
  4. È trasparente: Tutto è visibile e pubblico: debiti, prestiti, volume delle transazioni, le transazioni e così via. I dati sono controllati dal blockchain e non possono essere falsati. Per la tecnologia dobbiamo ringraziare Bitcoin e Ethereum.

Perché alcuni stati la vedono come un pericolo

Anche se alcuni stati hanno voluto abbracciare completamente questa rivoluzione, nella speranza di uscire dalla morsa della crisi e del dollaro americano (come El Salvador) e altri la stanno considerando, non a tutti va a genio la DE-FI.

In Italia, ad esempio, Savona (presidente Consob) ha lanciato frecciatine acide alle criptovalute, soprattutto perché secondo lui sono veicoli di attività criminale come topi in una Europa infestata dalla peste. Ma d’altronde in Italia anche il contante è pericoloso.

Poi c’è la paura di una crisi economica, perché le criptovalute nascono per essere libere: una rivoluzione monetaria sganciata dalle banche centrali e dalla valuta di riferimento mondiale (il dollaro, per ora).
Quindi se più stati adottano un sistema DE-FI o rendono le criptovalute una valuta a corso legale e forzoso, fanno crollare il sistema economico attuale.
Certo sempre Savona ha proposto di istituire una banca centrale per le criptovalute, ma (con tutto il rispetto) mi sa che non ha capito bene come mai sono nate le criptovalute e chi c’è dietro cosa pensa dei loro dinosauri finanziari…

Quindi c’è da vedere come reagiranno gli altri stati a questa rivoluzione: chi farà resistenza, secondo me, ne soffrirà.
Il sistema economico attuale è obsoleto ed è morente come lo era Blockbuster quando si faceva beffa di Netflix (e aveva pure rifiutato la loro offerta di farsi acquistare).

I rischi della DE-FI

Ovviamente nulla è senza rischi: ancora è un sistema sperimentale in evoluzione.

Stanno ancora lavorando sulla KYC (Know Your Customer) ovvero l’identificazione, anche minima, del cliente, per evitare l’accesso a malintenzionati, sullo spazio blockchain, sui costi del gasolio e sui problemi ambientali, sulla sicurezza contro cyber attacchi e hacker esperti, e ovviamente la lotta con alcuni stati è ancora aperta.

Per non parlare della sensibilizzazione dell’utente che ha molta più responsabilità perché diventa realmente proprietario dei suoi asset.

I dati dei cambiamenti: una crescita incontrollabile

Ma il futuro porta cambiamenti, per quanto uno può provare a resistere.
Pensa che un anno fa circa (aprile 2020) il valore totale di tutti i token (TVL) su tutte le piattaforme era meno di 1 miliardo.
A febbraio del 2021 era passato a 32 miliardi.

Potremmo dire lo stesso del volume di scambio: da mezzo miliardo a 850 miliardi nello stesso periodo. O del totale valore scambiato sull’Ethereum che è arrivato ad un trilione, più di quanto ne è stato scambiato su Paypal.

E anche le valute FIAT ne hanno guadagnato: il coin legato al dollaro (USDC) è passato da 1 miliardo a 6 miliardi sempre nello stesso periodo (parlo sempre in dollari come valuta).

Come vedi, c’è grande fermento

Se ti piacerebbe approfondire, ti consiglio la lettura del manifesto Shiba (clicca il tasto “read woof paper”) per apprendere qualcosa sul sentimento e sulla prima piattaforma autonoma di scambio cripto (Shiba Swap) e questa pagina + il video (veramente ben fatto) per avere una chiara visione del mondo de-fi.

Questo era tutto per oggi: lascio a te le riflessioni.

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