I GENITORI SONO SOTTO L’INFLUENZA DEL PHUBBING?
È accaduto negli Stati Uniti,in Louisiana, come potrebbe accadere anche in Italia e come in qualsiasi altro paese del mondo.
Nello svolgimento di un tema, dove era necessario parlare di un’invenzione ‘odiata’, un bambino di 7 anni ha scritto:
“Odio i telefoni perché i miei genitori ci passano tutto il giorno. Odio lo smartphone di mia mamma vorrei che non lo avesse mai comprato.”
Credo tu abbia capito il perché.
Osserva la tristezza, la solitudine, la mancanza che celano dietro questa frase.
L’articolo postato dalla maestra sui social, fu accompagnato da questa frase: “Spegnete il telefono e ascoltate i vostri bambini”
Guardando continuamente il cellulare per stare su Internet o sulle chat, rischiate di trascurare i figli, di non ‘assistere’ alla loro crescita , di perdervi momenti irrecuperabili.
Freud disse: “Le parole erano originariamente incantesimi”
Lo sfogo del bambino, pone attenzione su un problema che sta diventando di natura mondiale.
Sempre più spesso sono i figli a bacchettare i genitori per l’abuso del telefono, e non il contrario.
Circa 85% delle persone controlla immediatamente il cellulare, appena si sveglia, essendo la prima azione che compie , per dare il benvenuto alla giornata. Anche coloro i quali dicono “io non uso tanto lo smartphone”
Queste persone sono sotto l’influenza del cosiddetto “phubbing” , termine nato in Australia qualche anno fa.
Questo fenomeno unisce le parole “phone” (telefono) e “snubbing” (snobbare) e indica l’azione di ignorare chi si ha davanti.
Per molti è diventato quasi impossibile concentrarsi completamente sull’interlocutore senza sbirciare il telefono.
Anche nelle coppie, il phubbing diventa oggetto di discussione e origine di gelosia e può progressivamente incrinare la fiducia tra i partner con conseguenze disastrose.
Lo smartphone è ormai diventato “l’amico tascabile”onnipresente sia quando ci troviamo soli che quando siamo in compagnia
Quando passi più tempo a fissare un display che a guardare negli occhi qualcuno credo che sia il momento di prendersi cura di un problema.
Spesso si cerca l’attenzione nei social, nei messaggi o nei like su facebook.
Smettere di guardare il cellulare e alzare la testa. Conoscere nuove realtà , creare nuove opportunità di business viaggiare nella relazione con l’altro grazie alla conversazione presente e consapevole.
Passare un po’ di tempo con i propri figli non ha prezzo.
Attiva la modalità silenzioso per le notifiche del telefono, spegni la TV e altre distrazioni e dedica il 100% delle tue attenzioni.
Per i ragazzi, indipendentemente dalla loro età , non è facile accettare di non poter stare con i propri genitori.
Il telefono dovrebbe rafforzare il rapporto con le persone che amiamo , non indebolirlo.
Adesso puoi chiedere a te stesso e lo puoi fare sinceramente.
“Sono sotto l’influenza del phubbing?
Dedico tempo di qualità ai miei figli?”
La libertà la si protegge, conquista e la si trasferisci ai propri figli con attenzione e presenza.
La schiavitu’ si può nascondere sotto molte forme.
Tu cosa ne pensi?