L’altro ieri, circa 100 bimbi e ragazzi hanno finalmente visto la libertà dalla tortura e dagli abusi insieme ad altre 400 che venivano liberate dalla stessa prigione.

Scusate- dallo stesso istituto, e dai loro insegnanti “carcerieri”.

Sto scherzando?
Niente affatto.

Forse farai un “aah, ecco” quando ti dirò che è accaduto in Nigeria, ma ti spingo a non ignorare il fatto e giustificarlo.

Fra le cicatrici e le ferite gravi degli studenti (adulti e minorenni) c’era “l’intenzione dell’apprendimento del Corano” per fermare la criminalità e la droga.

Una bella stanza di tortura che ha svelato la polizia dove venivano picchiati e appesi a catene quando “avevano commesso un errore”.

Sui bambini.
Chissà come si saranno sentiti i genitori a scoprirlo.

Può “la fede nella religione” giustificare questo comportamento?
Uno degli argomenti più controversi sulla libertà è proprio fin dove la religione può arrivare.
Fin dove la fede può giustificare l’accaduto.

Si dice che “la tua libertà finisce dove inizia quella dell’altro”- ma cosa succede quando alcune religioni sono nella libertà degli altri?
Cosa succede quando le persone credono e hanno fede in qualcosa e loro agiscono per il bene degli altri secondo loro?

La religione, soprattutto con la globalizzazione, è un argomento da tenere bene in mente.
Più si diffondono le religioni, più si scatenano i loro effetti nelle nazioni nuove.

Più dobbiamo anche fare attenzione agli effetti che possono avere quindi su nazioni che hanno già altre religioni o che hanno delle credenze diverse.

Cosa succede, ad esempio, quando persone di altre religioni diventano sempre più numerose in Italia, in america o in qualsiasi stato?

Possiamo prendere in esempio la diffusione del cristianesimo tempo fa negli altri paesi, cosa che forse si studia (molto in parte) a scuola.

Perché non è la religione ma gli effetti sociali che ha e anche lo scontro che può causare.

Ovviamente lo staff e il proprietario sono stati arrestati.
Ma le intenzioni delle persone sono state forse spente?
O questa situazione si ripeterà sempre nel “nome della fede”?

La libertà va conquistata, protetta e trasmessa ai propri figli.
Ma come si traduce questo nella religione?
Come dovremmo insegnare questo valore insieme alla religione?
Tu cosa ne pensi?

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